SUL NOSTRO CAMMINO...
Sul nostro cammino non c´è più ritorno,
Non c´è che avanti, soltanto avanti,
Sul nostro cammino marciamo, ma quanti
Vedranno brillare per loro quel giorno?
Non c´è che avanti, soltanto avanti,
Sul nostro cammino marciamo, ma quanti
Vedranno brillare per loro quel giorno?
E quanti, già giunto quel giorno, potranno
Godere sereni la gioia ardente?
Del cuore s´innalza il grido dolente
Dei poveri morti rimasti lontano.
Godere sereni la gioia ardente?
Del cuore s´innalza il grido dolente
Dei poveri morti rimasti lontano.
Eppure avanti. O! Dio, e quando
Sentimmo cantare celesti viole
Sul nostro cammino, in sferza del sole
Lo strano corteggio serpeggia tremando.
Sentimmo cantare celesti viole
Sul nostro cammino, in sferza del sole
Lo strano corteggio serpeggia tremando.
Indarno cerchiamo sfuggire la sorte.
Dell´alto l´eterna Sapienza governa
Ed in questo „verso” la vita eterna
Non c´è più ritorno neanche per morte.
Dell´alto l´eterna Sapienza governa
Ed in questo „verso” la vita eterna
Non c´è più ritorno neanche per morte.
Aiud, 1957
Dumitru PACEAG*
* Poet al închisorilor comuniste. Sigur, e doar o italiană de temniță...
Dl. Corescu, o rugaminte, traducerea (aveti 'manuire' exceptionala a limbii italiene)
RăspundețiȘtergereNu mă încumet să traduc un român în limba lui.
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